Descrizione
La patata della Sila è un tubero che viene coltivato nelle province di Cosenza, Catanzaro e nella regione Calabria. Il terreno per la coltivazione di questa patata deve essere adeguatamente preparato ed è importante effettuare la rotazione colturale.
La conservazione ha bisogno di non poca attenzione e non devono essere utilizzate sostanze chimiche.
Le caratteristiche della patata della Sila
La Calabria è una terra florida per quel che riguarda l’agricoltura. Non è solo agrumi come le arance ma anche la patata come quella della Sila. Una patata con buccia gialla o rosso e pasta gialla o bianca.
La forma della patata della Sila è un ovale allungato, il calibro può andare dai 28 mm fino ai 76 mm.
Diverse sono le varietà di patata della Sila: Agria, Desirèe, Ditta, Majestic, Marabel e Nicola. I comuni in cui la patata della Sila viene coltivata sono concentrati nell’Altopiano Silano e nelle province di Cosenza e Catanzaro.
Il prodotto viene immesso in commercio da ottobre a maggio. Generalmente vengono confezionate in sacchi in rete da 2,5 kg o da 25 kg.
Metodo di produzione
La patata della Sila viene coltivato nell’Altopiano Silano, uno dei più estesi d’Europa, caratterizzato da forti escursioni termiche giornaliere, con temperature calde di giorno e fredde di notte.
Una serie di condizioni che possono favorire la crescita lenta e costante delle piante con elevato accumulo di sostanza secca, da ottenere tuberi di estrema qualità e conservabilità, ottime per l’utilizzo in cucina, utilizzate non solo in Italia ma nel mondo intero.
La patata della Sila proviene da tuberi il cui seme ha bisogno di essere certificato secondo le norme sementiere nazionali. Il terreno deve essere preparato e occorre prestare attenzione affinchè non ci siano ristagni d’acqua.
Occorre innanzitutto procedere con la rotazione colturale seguendo alcune tempistiche precise. L’aratura si può effettuare nei periodi autunnali o a primavera.
La semina viene eseguita tra aprile e giugno, mentre la raccolta avviene da metà agosto al 30 novembre. La raccolta delle patate della Sila può avvenire o manualmente o con mezzi meccanici.
Per conservare il prodotto si ha bisogno di un luogo che sia al riparo ma comunque areati per riuscire ad asciugare i tuberi. L’ortaggio può essere conservato per un periodo massimo di 8 mesi.
L’alternativa è quella di utilizzare apposite celle frigorifere con temperature che vanno dai 5 ai 10 gradi e umidità tra il 93 e il 98%.
Un po’ di storia
La patata della Sila esattamente come i limoni primofiore sono un vero pilastro per l’economia dell’Altopiano Silano. Le comunità locali hanno avuto la possibilità di crescere grazie al commercio di questo prodotto.
Era il 1955 quando è nato il Centro Silano di Moltiplicazione e Selezione delle Patata da Seme. Già negli anni ‘80 l’area era tra le prime in Italia per ampiezza di impianti di lavorazione.
Molte le manifestazioni che negli anni sono state dedicate alla patata silana, molte delle quali ancora oggi attirano molti visitatori.
Come viene utilizzata in cucina
La patata della Sila esattamente come i limoni trova molti utilizzi in cucina. Si può conservare fino ad otto mesi, l’importante è che siano in un posto buio. La polpa particolarmente secca la rende una patata ottimale per la frittura.
Ogni tipologia di patata della Sila trova il suo ideale utilizzo, mentre la Ditta è perfetta per arrosti e bolliti, la Majestic invece per il purè, infine la varietà Nicola esprime al meglio le sue caratteristiche nella cottura a vapore.
Il contorno perfetto sia per la carne che per il pesce, la cucina regionale calabra la abbina anche alla pasta.
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